I dati strutturati sono un’evoluzione del web, consentendo ai motori di ricerca di interpretare senza fraintendimenti la natura dei documenti e delle pagine web.
Ad esempio, i dati strutturati possono informare Google se un sito ospita notizie, articoli approfonditi, ricette o prodotti, e chiariscono la natura dei dati, come le date di creazione o gli argomenti trattati. Identificano anche immediatamente i parametri di base di un’azienda, come nome, indirizzo e ubicazione (NAP).
Comprensione dei dati strutturati e non strutturati
I dati strutturati sono essenziali per una comunicazione efficace con i motori di ricerca. A differenza dei dati non strutturati, che possono essere ambigui e meno accessibili per le macchine, i dati strutturati organizzano le informazioni in un formato che i motori di ricerca possono facilmente interpretare e utilizzare.
Questa chiarezza e organizzazione migliorano significativamente la SEO di un sito, in quanto questi dati possono essere mostrati direttamente nei risultati di ricerca.
La distinzione tra dati strutturati e non strutturati
Mentre i dati strutturati si riferiscono a informazioni organizzate, i dati non strutturati sono disorganizzati dal punto di vista della macchina.
Per esempio, una frase come “HP è il produttore di questo computer” è chiara per un lettore umano ma è ambigua per i motori di ricerca.
Attraverso questa funzione, si elimina questa ambiguità, consentendo ai motori di ricerca di comprendere e organizzare meglio le informazioni
Come implementare i dati strutturati
L’implementazione dei dati strutturati è un passo cruciale per migliorare la SEO di un sito. Questo processo consente ai motori di ricerca di comprendere meglio il contenuto del sito, aumentando le probabilità che le pagine vengano visualizzate in posizioni di rilievo nei risultati di ricerca.
Implementare queste informazioni standardizzate all’interno di un sito non è complicato, grazie agli strumenti disponibili che semplificano il processo.
Ci sono tre principali linguaggi usati per i dati strutturati: RDF, Microdata e JSON-LD. JSON-LD, che usa un oggetto JavaScript in una pagina HTML, è preferito da Google per la sua flessibilità e facilità d’uso.
Se invece utilizzi un CMS come WordPress, questi sono facilmente integrabili attraverso i plugin disponibili, che in maniera semi-automatica inseriscono il codice necessario.
Il ruolo dei dati strutturati nell’algoritmo di ricerca di Google
Google sfrutta i dati strutturati per migliorare la comprensione dei contenuti delle pagine web. Questa comprensione avanzata è fondamentale per presentare risultati di ricerca più pertinenti e accurati, migliorando l’esperienza dell’utente e la visibilità del sito.
Come i dati strutturati migliorano la ricerca Google
Google utilizza questi dati per capire il contenuto delle pagine e raccogliere informazioni sul web e sul mondo in generale.
Questi dati attivano funzionalità speciali nelle SERP, come gli snippet arricchiti e il Knowledge Graph.
Usare questo standard garantisce che le informazioni siano catturate e catalogate accuratamente, offrendo un vantaggio in termini di SEO se i concorrenti non li hanno ancora implementati.
I vantaggi dei dati strutturati per la SEO
L’uso dei dati strutturati può apportare notevoli benefici in termini di SEO.
Queste informazioni ben organizzate aiutano i motori di ricerca a interpretare il contenuto del sito in modo più efficace, migliorando la qualità e la rilevanza dei risultati di ricerca.
Potenziamento della SEO con i dati strutturati
I dati strutturati sono uno strumento cruciale per comunicare in modo più efficace con i motori di ricerca. Aiutano Google a capire il contenuto delle pagine e del sito, potenzialmente agevolando la visibilità.
Possono anche cambiare l’aspetto degli snippet nei risultati di ricerca, fornendo agli utenti informazioni dettagliate, aumentando così la probabilità di clic e coinvolgimento.
Ad esempio, facendo una ricerca di “brand + ‘recensioni'”, troverai molti risultati di ricerca con le stellette. Quelle stelle in SERP sono il risultato dei dati strutturati.
Incrementare la consapevolezza del brand attraverso i dati strutturati
L’uso dei dati strutturati può migliorare notevolmente la consapevolezza di un brand.
Essi permettono di sfruttare diverse funzionalità di ricerca, migliorando la visibilità e l’immagine dell’azienda nei risultati di ricerca.
Dati strutturati per aumentare la consapevolezza del brand
I dati strutturati migliorano la consapevolezza del brand sfruttando funzionalità come il searchbox con logo, informazioni di Local business e link al sito.
È importante anche verificare il sito per il Knowledge Panel di Google per rivendicare la presenza dell’attività, migliorando ulteriormente la visibilità del brand.
Errori comuni da evitare nell’implementazione dei dati strutturati
L’implementazione dei dati strutturati richiede attenzione ai dettagli e una comprensione chiara delle loro funzionalità.
Gli errori comuni possono compromettere l’efficacia dei dati strutturati e devono essere evitati per garantire il massimo impatto.
- Errori di sintassi nella marcatura dei dati strutturati: La sintassi nella marcatura dei dati strutturati è rigida e complessa, e quindi non è raro commettere errori, come dimenticare una virgola o trascurare la sensibilità al maiuscolo e minuscolo in linguaggi come JSON-LD.
- Uso improprio dei dati strutturati: I dati strutturati dovrebbero rappresentare fedelmente il contenuto della pagina. Inserirli in modo non rappresentativo o fuorviante è un errore grave. È anche sconsigliato creare pagine vuote solo per includere dati strutturati o aggiungerli a contenuti non visibili all’utente.
- Blocco dell’accesso di Googlebot ai dati strutturati: Un errore tecnico comune è bloccare l’accesso di Googlebot alle pagine con dati strutturati usando metodi come robots.txt o noindex. Ciò impedisce la corretta scansione del contenuto e rende inutili i dati strutturati per l’indicizzazione e la visualizzazione nelle SERP.
Limitazioni dei Dati Strutturati nei Risultati di Ricerca
Mentre l’uso dei dati strutturati attiva il potenziale per certe funzionalità nei risultati di ricerca, non vi è garanzia che una pagina venga visualizzata con queste funzioni.
La decisione finale spetta all’algoritmo di Google, che considera molteplici variabili.